DIETE CHETOGENICHE ED ALCUNE CONVINZIONI ERRATE

DIETE CHETOGENICHE ED ALCUNE CONVINZIONI ERRATE

sonia
6/30/2024

DIETE CHETOGENICHE, NON DIETA CHETOGENICA...ALCUNE CONVINZIONI NON FONDATE

Esistono diversi tipi di diete chetogeniche ognuna va usata a seconda della problematica. Dobbiamo trattare una emicrania o siamo di fronte a una patologia neurologica con o senza sovrappeso? Siamo di fronte a una obesità grave? Oppure un "semplice" sovrappeso? Abbiamo una obesità con patologie associate tipo diabete o ipertensione ecc...? Siamo di fronte a una patologia su base infiammatoria tipo psoriasi? Si stanno prendendo dei farmaci? Insomma, sono tante le variabili da considerare, ecco perché non è una dieta fai da te! Vi sono delle complicanze? Si, quelle più frequenti sono legate alla disidratazione come secchezza delle fauci, cefalea, vertigini/ipotensione ortostatica, letargia e disturbi visivi. Per questo assisto ed affianco il paziente ricordando loro di bere almeno 2 L di acqua al giorno, di non ridurre troppo il sale e di utilizzare delle integrazioni che reintegrino i minerali come magnesio e potassio.

ALCUNE CONVINZIONI ERRATE

Alcune delle frasi pronunciate da alcuni medici ma anche alcuni colleghi sono:

- "sono diete che danno stanchezza mentale e fisica in quanto a bassissimi carboidrati”

NON E' COSI'!! Accade esattamente il contrario. Quando in assenza di carboidrati finiscono le riserve i zuccheri, si abbassa notevolmente la produzione di insulina circolante ormone a cui piace mettere a deposito, infatti quando c'è lui è bloccata la lipolisi (scissione dei grassi corporei). Ebbene, quando si abbassa l'insulina si alza l'ormone contro regolatore glucagone che renderà, a livello del dei tessuti grassi la lipasi ormono sensibile più attiva che comincerà a scindere i grassi in acidi grassi e glicerolo che vanno al fegato. Qui il glicerolo contribuirà a formare glucosio per mantenere il livello basale di glicemia, motivo per il quale non si va in ipoglicemia. Gli acidi grassi arrivati al fegato invece, saranno utilizzati per la produzione di corpi chetonici i quali andranno ai muscoli compreso il cuore. Quando la concentrazione ematica dei corpi chetonici supera quella del glucosio ematico cioè 4 mmol/litro il cervello smetterà di utilizzare il glucosio e ossiderà a scopo energetico i corpi chetonici. Il 60-70% dei corpi chetonii verrà utilizzato dal cervello a scopo di energia e quindi per questo difficilmente saremo stanchi soprattutto mentalmente.

La sovrabbondanza di nutrienti e calorie vuote che arriva ai mitocondri (la nostra centrale elettrica che produce energia) fa si che essi si ingolfino e producano scorie (stress ossidativo), da qui il motivo per cui ci sentiamo sempre stanchi ed affaticati. Invertendo questa situazione lo stress ossidativo diminuirà e i mitocondri lavoreranno al meglio e con più efficienza.

- "le diete chetogeniche danno chetoacidosi"

Assolutamente NO!!

Nel fegato la formazione di glucosio continua ad esserci anche in caso di dieta chetogenica e deriva da alcuni amminoacidi e dal glicerolo arrivato dalla scomposizione del grasso. Questo meccanismo che si chiama neoglicogenesi assicura livelli basali di glicemia. Occorre prestare attenzione ai farmaci che si prendono. Per esempio in caso di diabete se si utilizzano farmaci come SGLT2 cioè gli inibitori del trasportatore di sodio e di glucosio non si può seguire una dieta chetogenica. Questo perché il farmaco a livello del rene blocca il riassorbimento del glucosio che verrà eliminato nelle urine per abbassare la glicemia. In questo caso sia il farmaco che la dieta chetogenica farebbero abbassare il glucosio ed il paziente potrebbe rischiare la chetoacidosi diabetica.

clicca qui per ascoltare il mio video sul perché non si va in ipoglicemia?

Le diete chetogeniche possono arrivare ad un massimo di 7-8 mmol/dl di chetoni ematici. Nella chetoacidosi diabetica si arriva anche a valori di 25 mmol/dl

- "E' una dieta iperproteica e distrugge i reni"

NON vero!!

Le proteine sono tra 0.8-1.5 grammi su kg di peso corporeo desiderabile a seconda della condizione del massa magra del paziente.

- "si usano beveroni che sono deleteri"

Assolutamente NON VERO!!

Nel caso in cui si decida di fare una dieta VLCKD pura, che io definisco chirurgica perché sappiamo esattamente quante proteine, quanti grassi e calorie si assumono, lo sappiamo proprio perchè utilizziamo i pasti sostitutivi, che non sono affatto "beveroni". L'Agenzia Europea per la Siucrezza Alimentare ha definito sostituto del pasto come "alimenti appositamente formulati per regimi ipocalorici" stabilendone anche le caratteristiche nutrizionali a livello di proteine, grassi (alto oleici) carboidrati, calorie.

Le VLCKD (dieta a bassissime calore 600-800, normo proteica e a bassissimi carboidrati 30-50 gr) la utilizzo soprattutto nella perdita di peso (con associazione o no di altre comorbidità). La VLCKD può essere fatta totalmente con sostituiti del pasto per rendere più compliante il paziente, oppure integrata ad alimenti naturali oppure totalmente composta da alimenti naturali

Come utilizzo io le diete chetogeniche?

Prima di tutto che patologia avete? Che situazione dobbiamo migliorare? Dovete perdere peso oppure no? Avete una patologia su base infiammatoria o patologie autoimmuni? Dovete fare un intervento pre bariatrico? Obesità grave? Obesità associata ad altre patologie? Che farmaci prendete?

Insomma le declinazioni della dieta chetogenica e sono diverse le integrazioni associate a seconda della situazione. Valutato tutt,o se sono sicura che possiate beneficiare al massimo di una dieta chetogenica cerco di sfruttare tutte le possibilità a seconda del paziente. Utilizzo la vlckd (ma anche no se non si deve perdere peso) pura o integrata ad alimenti naturali o diete composte solo da alimenti naturali e quando e se ci fosse un blocco metabolico o si fa fatica ad entrare in chetosi aggiungo oli mct. Cosa sono gli oli mct? Sono grassi che non hanno bisogno del portiere che apra la porta per essere utilizzati e vanno per conto loro ad essere ossidati per formare corpi chetonici, sicchè spingono l'ingresso in chetosi. Un altro buon metodo per superare il blocco metabolico e spingere la chetosi è aumentare l'attività fisica. Spesso somministro un questionario per valutare il grado di aderenza alla dieta mediterranea, perché partendo da un buon punteggio di aderenza si è visto che la formazione dei corpi chetonici è maggiore. Se l'aderenza è bassa faccio seguire un periodo di dieta mediterranea per poi passare alla chetogenica (ma anche viceversa) in modo da farla funzionare al meglio e arrivare più speditamente all'obiettivo.

Quindi, non si può parlare di dieta chetogenica ma di diete chetogeniche per le quali dovete rivolgervi a professionisti della nutrizione abilitati esperti dell'argomento e che vi sapranno dire se è una dieta che potete sostenere, quale dieta è adatta al vostro caso e se realmente sia una dieta dalla quale possiate godere di tutti i benefici senza rischi per la salute.

Dr.ssa Sonia Trebaldi

Biologa Nutrizionista

Dietista

Master in Nutrizione, Nutraceutica e Dietetica Applicata

Master in Utilizzo di Diete Chetogeniche come terapia non farmacologica in ambito ambulatoriale

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